Monti Ausoni «I cippi del confine dello Stato Pontificio: Campo Soriano ed i monoliti carsici, la Fonte di Santo Stefano, la Grotta delle Donne»

Domenica 25 febbraio 2024 – Escursione medio/facile nel Monumento Naturale di Campo Soriano. 

Sui Monti Ausoni passava il tratto iniziale del confine tra Stato Pontificio e Regno Borbonico, individuato ancora da cippi che ne indicavano l’anno di posa e la direzione del confine, partendo dalla Foce del fiume Canneto a Terracina giungeva attraversando Lazio Abruzzo e Marche sino al Porto d’Ascoli in corrispondenza della foce del Fiume Tronto.

Il nostro percorso inizia dalla Fonte Santo Stefano realizzata nel 1951 per raggiungere subito la Grotta delle Donne seguendo un percorso su pietrisco calcareo ricoperto di timo che poi si immerge nella fitta lecceta.

“La Grotta delle Donne ha un ingresso un po’ scomodo ma all’interno risulta ampia e silenziosa, tana di piccoli mammiferi è un esempio dell’azione millenaria dell’acqua e della stratificazione calcarea che ha dato vita a numerose cavità carsiche presenti in quest’area geografica”.

Tornati alla Fonte si prende il sentiero 541 (Il sentiero dei Giganti) per arrivare in vista degli Hum, formazioni carsiche epigee create anch’esse dall’azione millenaria dell’acqua, meglio conosciuti come Monoliti Carsici. Concrezioni rocciose alte più di sei metri sembrano uscire dalla fantasia di qualche scenografo visionario del cinema contemporaneo quando invece offrivano un umile riparo a quegli uomini che da queste montagne traevano sostentamento, come i boscaioli, i carbonai e i pastori.

Proseguendo si sale sul Monte Pilucco 557 m. andandoci a cercare i cippi n° 7 e n° 8, situati uno poco prima del punto panoramico dal quale si può osservare tutta la piana di Fondi col suo lago dalle coste frastagliate e l’orizzonte, sbarrato dalle vette dei Monti Aurunci che terminano sul promontorio del Monte Orlando a Gaeta, l’altro all’interno dei recinti dei ripetitori (!!).

L’itinerario prosegue per raggiungere il cippo n° 9 (posto su una collina boscosa tra spazzatura, bossoli e case abbandonate).

Prendendo un sentiero che collega al percorso 531 per aggirare Monte Cervaro 737 m, piccole piante, arbusti, lecci e pietrame, ammirando ampie vedute panoramiche sulla piana di Fondi.

Raggiunto l’incrocio con il sentiero che compie l’anello del Monte dell’Acquasanta 660 m si incontrano i cippi n°12, il 10 e l’11.