«Passeggiando tra le piazze e le fontane di Roma alla ricerca delle Targhe dei Monnezzari»
Domenica 28 dicembre 2025 – Trekking Urbano nella capitale.
Il problema della “monnezza” affligge Roma da sempre e persino celebre poeta romanesco Giacomo G. Belli dedicò attenzione all’argomento, raccontando di un pover’uomo punito ingiustamente dal “Tribbunale de le Strade perché sospettato di aver buttato qualcosa in giro, insomma di esser stato un monnezzaro”.
Quando si tratta di grandi città, ormai è risaputo, una delle questioni più difficili da risolvere riguarda proprio lo smaltimento dei rifiuti e, da eterna grande città, certo Roma non ne è mai rimasta esclusa arrivando perfino a cambiare la fisionomia della città: non dimentichiamo che il Monte Testaccio è un “monte di rifiuti”.
In passato il problema ha raggiunto livelli tali da rendere necessarie delle punizioni ed intorno al ‘700, cominciarono ad apparire, incastonate negli angoli di alcuni palazzi di Roma, svariate targhe contro i “monnezzari”, atte a punire chi faceva di quei luoghi un mondezzaro. Si trattava di veri e propri cartelli di divieto in marmo recanti delle iscrizioni che proibivano a chiunque di depositare, proprio su quelle strade, l’immondizia. Chi non rispettava la scritta veniva punito in vari modi: tramite una sorta di attuale “multa” da pagare o con pene corporali – spesso “tratti di corda”, frustate. L’autorità competente era solitamente il Presidente delle strade che, in quanto impiegato dello Stato della Chiesa, poteva avvalersi dell’appellativo di Monsignore e farsi garante della pulizia delle vie di Roma, coadiuvato da scopatori, carrettieri e un corpo di guardie.
Particolarmente interessante era la lingua utilizzata nello scrivere sia gli editti, sia le targhe: essendo i trasgressori appartenenti al popolo, non si poteva certo utilizzare il latino perché, sebbene lingua ufficiale della chiesa, i suoi termini erano pressoché sconosciuti alla maggior parte del volgo; si preferiva quindi adoperare l’italiano e qualche volta addirittura il romanesco. In questo modo, tutti potevano comprendere il contenuto di quei divieti e, di conseguenza, rispettare la legge. Di solito, il pagamento previsto, per chi malauguratamente decideva di infrangere la regola, andava – all’incirca – dai 10 ai 25 scudi (moneta pontificia dell’epoca).
Oggi Roma può contare la presenza di circa 67 targhe superstiti tutte riportanti sia il divieto sia la data d’affissione e spalmate in giro per la città. Una decina, più specifiche, sono poi situate proprio in prossimità di palazzi, chiese e fontane.
Dati tecnici:
» Difficoltà: E – (Vedi cosa significa)
» Dislivello: 320 m (10 km)
» Durata (soste escluse): 4 – 5 ore
» Previsioni meteo:
» Amici a 4 zampe: consentito
Ritrovo:
- Stazione Termini ore 9:00
- Da Frosinone Treno Regionale TR5838 delle 7:45
Prenotazione:
» La prenotazione deve pervenire entro le ore 12 del giorno antecedente l’evento, le prenotazioni pervenute oltre tale orario non potranno essere prese in considerazione e non sarà possibile ammettere a partecipare
» Attività riservata ai Soci della “Compagnia dei Viandanti” (vedi quote associative, modalità e vantaggi)
» Se sei già socio per prenotare compila il modulo https://compagniadeiviandanti.com/mi-prenoto/
» Se non sei ancora Socio per prenotare compila il modulo https://compagniadeiviandanti.com/registrazione/
Quota di partecipazione:
» Quota di partecipazione: € 10,00 adulti / € 5,00 minori accompagnati (escluso biglietto del treno e di eventuali mezzi pubblici in città)
» Modalità di pagamento: il pagamento può essere fatto in contanti la mattina, rispettando le modalità previste nelle disposizioni anti contagio COVID19, oppure anticipatamente tramite Satispay, Hype, N26, bonifico o Paypal.
» La quota comprende: compenso Guida Aigae, Assicurazione Responsabilità Civile, Assicurazione infortuni individuale.
» La quota non comprende: il pranzo al sacco, il viaggio e tutto quanto non compreso in “la quota comprende”
» Assicurazione infortuni individuale: versando € 10,00 è possibile attivare su richiesta la polizza annuale Infortuni Individuale per i singoli partecipanti valida per la partecipazione a tutte le escursioni con Guide AIGAE e comprende l’iscrizione all’app TRIP&TREK
» Numero minimo partecipanti: 4 – Massimo 25
» Obbligatorio, vestiario, cibo:
» Attrezzatura obbligatoria: Scarponi da trekking alti – Pantaloni lunghi per le escursioni (evitare i pantaloni corti per evitare parassiti, insetti e punture) – Giacca antipioggia – Cappello e guanti – Borraccia 1,5 lt – Abbigliamento comodo e pratico possibilmente “a cipolla” – Zaino – Occhiali da sole e crema solare protettiva
» Attrezzatura consigliata: Coprizaino – Maglietta termica – Bastoncini da trekking o da nordic-walking: sempre più diffusi, sono sicuramente utili anche se non indispensabili – pranzo leggero e facilmente digeribile – Fotocamera – Lampada frontale
» Raccomandazioni: la Compagnia dei Viandanti persegue valori basilari dell’ECOTURISMO ovvero di un turismo basato sull’amore e il rispetto della natura, promuovendo l’osservazione e l’apprezzamento della natura e delle forme culturali e tradizionali dei popoli che abitano le regioni che visitiamo. Consapevoli dell’impatto che i viaggiatori possono avere nelle zone visitate ci impegniamo a preservarne i valori ambientali e sociali, sostenendo la protezione di aree naturali anche attraverso la produzione di benefici economici per le comunità locali. Questo è il vero spirito del viaggio. Potrete immergervi nella realtà locale senza alterarne gli equilibri, ma nello stesso tempo offrendo possibilità di guadagno e di lavoro, incrementerete la coscienza di conservazione degli aspetti naturali e culturali presso la gente del luogo. Ricordiamo sempre che ci rechiamo in casa d’altri, ogni nostra destinazione è prima di tutto la casa di qualcun altro e che dovremmo lasciare i posti come vorremmo trovarli.
Accompagna: Stefano Gaetani – Guida Aigae tessera n. LA372 – Cell. +39 351 511 7530 – Canale di emergenza Radio Rete Montana pmr 8-16 LIMA22
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